
Principio di funzionamento di un attacco da sci alpinismo
L’attacco da sci alpinismo riprende, in discesa, lo stesso meccanismo di un attacco alpino classico: mantiene lo scarpone in posizione e lo libera in caso di caduta. In più, però, l’attacco da sci alpinismo offre una modalità “camminata” che sgancia il tallone, consentendo di far scorrere lo sci in salita con un movimento naturale e senza sforzi eccessivi.
Esistono diverse tecnologie, pensate per pratiche differenti, ma il principio di base rimane sempre lo stesso.

Durante la salita
La punta dello scarpone resta fissata, mentre il tallone è libero. Su pendenze ripide è possibile inserire delle alzatacchi sotto il tallone, in modo da non affaticare eccessivamente i polpacci. Alcuni attacchi offrono più livelli di alzatacco per adattarsi all’inclinazione del pendio; l’inserimento e la rimozione avvengono facilmente con la punta del bastoncino.

Tutti gli attacchi da sci alpinismo possono inoltre montare i rampant (coltelli) quando la neve diventa troppo dura: ad ogni passo i rampant intagliano la crosta e impediscono il ritorno indietro quando le pelli e le lamine non fanno più presa.

Durante la discesa
Gli attacchi da sci alpinismo tornano a funzionare come attacchi alpini tradizionali, bloccando interamente lo scarpone. Con un attacco a inserti basta ruotare la talloniera per allineare gli inserti posteriori, agganciare la punta e poi il tallone; con un attacco a piastra, è sufficiente appoggiare il tallone per accostare la piastra allo sci e bloccare il sistema con il bastoncino.
I diversi tipi di attacco da sci alpinismo: come scegliere?
A seconda della pratica, troviamo sul mercato vari tipi di attacchi, ognuno pensato per esigenze specifiche:
– Peso ridottissimo per i competitor alla ricerca del grammo risparmiato
– Tenuta e sicurezza ottimali per i freerider che sciano con aggressività
– Un compromesso fra peso e sicurezza per gli escursionisti versatili.
Nota: per maggiore chiarezza abbiamo scelto di classificarli in base al peso.
Gli attacchi Low Tech da competizione
Sono gli attacchi più leggeri (meno di 300 g la coppia). Estremamente minimalisti, non hanno sistema di sgancio anteriore e raramente posteriore; lo ski-leash sostituisce il troppo pesante ski-stop, la talloniera è fissa e dispone solo di una piccola alzatacco. L’obiettivo è la massima leggerezza per macinare grandi dislivelli a velocità record. Gli attacchi race più noti sono Dynafit Low Tech Race, ATK Revolution, Plum Race.
Vantaggi:
- Peso ultraridotto
- Efficienza massima in salita: ogni grammo risparmiato = energia conservata
- Meccanismo semplicissimo, calzata/sgancio rapidissimi per le transizioni in gara
- Ideali per lunghe competizioni, raid tecnici e dislivelli estremi
Svantaggi:
- Nessuna regolazione DIN: sgancio non regolabile, serve peso e stile di sci adeguati
- Nessuna sicurezza attiva: niente sgancio controllato in torsione, maggiore rischio d’infortunio in caduta
- Scarponi specifici necessari: compatibili solo con scarponi da skialp normati ISMF
- Uso estremamente mirato: inadatti a sciatori occasionali, freerando o pista

Gli attacchi Low Tech
Più sicuri dei modelli race, gli attacchi Low Tech restano comunque molto leggeri (300–900 g la coppia) e integrano un vero sistema di sgancio sulla talloniera. Sono ideali per il fast light: il rischio d’incidenti si riduce sensibilmente. Molti modelli offrono talloniera rotativa con 2 o 3 alzatacchi per adattarsi alla pendenza; alcune versioni includono ski-stop (circa 200 g in più la coppia) per maggiore praticità.
Vantaggi:
- Peso minimo per salite efficienti
- Meno sforzo e maggiore mobilità
- Ideali per escursioni classiche, skialp o grandi traversate
Svantaggi:
- Meno tolleranti in discesa
- Sicurezza laterale inferiore (tranne i modelli con puntale regolabile)
- Calzata/sgancio più tecnico da imparare



Gli attacchi ibridi da sci alpinismo
Con peso fra 1 000 g e 1 700 g la coppia, le attacchi ibridi sono decisamente più pesanti dei Low Tech classici, ma garantiscono il massimo della sicurezza: la scelta perfetta per chi mette la protezione al primo posto.
Esistono tre grandi famiglie di attacchi ibridi:
Attacchi ibridi con puntale rotativo
Come nei Low Tech, il valore DIN si regola sulla talloniera; tuttavia, il puntale è montato su molle che consentono gioco rotazionale, migliorando lo sgancio laterale in caso di caduta.
Vantaggi:
- Sensazioni simili allo sci alpino in discesa
- Sicurezza DIN completa e certificata
- Compatibili con una vasta gamma di scarponi
Svantaggi:
- Più pesanti e meno scorrevoli in salita
- Transizione complessa salita/discesa (più manovre manuali)
- Calzata delicata in modalità Low Tech (soprattutto in neve profonda)
- Poco adatti a lunghe traversate o skialp tecnico
Esempio: Dynafit ST Rotation Lite 10 Natural

Attacchi ibridi con regolazione DIN anche sul puntale
Questi attacchi dispongono di un puntale evoluto che permette di regolare il DIN sia anteriormente sia posteriormente: per la prima volta un Low Tech può sganciare frontalmente in modo controllato.
Vantaggi:
- Ottimo rapporto peso/sicurezza
- Sgancio regolabile su due assi (laterale + frontale)
- Eccellente polivalenza salita/discesa moderata
- Design essenziale, facile da mantenere
Svantaggi:
- Sgancio meno progressivo rispetto a un attacco alpino
- Stabilità laterale inferiore con sci molto aggressivo
- Meno tolleranti per i principianti
- Necessari regolazioni fini per uno sgancio ottimale
Esempio: Fritschi Vipec

Attacchi ibridi con talloniera “classica”
Questi veri ibridi combinano un puntale a inserti (pins) per camminare agevolmente e una talloniera simile a quella degli attacchi alpini (con alzatacchi). Il sistema migliora affidabilità di sgancio e tenuta dello scarpone in discesa.
Attenzione: compatibili solo con determinati scarponi da skialp a causa della talloniera senza inserti.
Vantaggi:
- Eccellente tenuta in discesa, vicina agli attacchi alpini
- Calzata facilitata grazie alla talloniera ampia e intuitiva
- Buona progressività di sgancio in caduta
- Molto polivalenti (freerando, touring, sci alpino occasionale)
Svantaggi:
- Più pesanti di un Low Tech classico
- Meno performanti in salita su lunghe distanze
- Richiedono scarponi compatibili con inserti (niente norma alpina ISO 5355)
- Meccanismo complesso = manutenzione regolare consigliata
Esempio: Marker Kingpin

Gli attacchi a piastra (frame)
Sono gli attacchi da sci alpinismo più simili a quelli alpini: talloniera e puntale regolabili montati su una piastra articolata che si blocca o sblocca per passare da salita a discesa. Le attacchi a piastra sono compatibili con tutti gli scarponi ISO 5355 e con molte calzature da skialp. Dispongono di alzatacchi multipli e regolazione della lunghezza. Punto debole: il peso, minimo 1 600 g la coppia, con modelli che superano facilmente valori più elevati.
Vantaggi:
- Calzata intuitiva, molto sicura
- Sensazioni in discesa vicine allo sci alpino
- Spesso le più rassicuranti per i principianti
Svantaggi:
- Molto pesanti (1,8–2,4 kg la coppia)
- Meno efficienti in salita (più fatica)
- Poco adatte a lunghe uscite
Esempio Marker Baron:


Conclusione
Anche se tutti gli attacchi da sci alpinismo sono versatili, ogni tipologia ha caratteristiche proprie. Scegliere l’attacco giusto in base alla pratica e al livello tecnico è fondamentale per vivere al meglio le proprie uscite.
Per gli amanti delle salite dry e delle gare
Il peso è decisivo: gli attacchi Race (Low Tech da competizione) intorno ai 200 g sono l’opzione ideale.
Per gli escursionisti di lungo corso
Se collezioni più valichi nella stessa giornata, punta sui Low Tech: leggeri e pratici. Il loro DIN regolabile e i diversi livelli di alzatacco fanno la differenza. Chi privilegia la sicurezza di sgancio può optare per gli ultimi Low Tech ibridi.
Per chi cerca la massima sicurezza
Se desideri combinare comfort e protezione, scegli un attacco ibrido o, ancora più ludico ed economico, un attacco a piastra, ottimo anche per il freeride.
In breve (punti chiave)
- Tre grandi famiglie di attacchi da sci alpinismo: a inserti (Low Tech), ibridi e a piastra.
- La scelta dipende da livello, peso, tipo di pratica (freerando, skialp classico, gara ecc.) e attrezzatura associata.
- I Low Tech sono i più leggeri e performanti in salita, ma richiedono più tecnica.
- Gli attacchi a piastra sono più accessibili e rassicuranti, ma pesanti.
- Gli attacchi ibridi tentano di unire il meglio dei due mondi.
Consiglio d’acquisto
Quando scegli un attacco da sci alpinismo, verifica la compatibilità fra sci, scarponi e attacco. Oltre alle norme suole, gli attacchi più leggeri non si montano sugli sci più larghi; allo stesso modo, gli attacchi a piastra hanno poco senso su sci ultraleggeri. Scopri tutti gli attacchi da sci alpinismo disponibili